martedì 18 marzo 2014

Acariño Galaico (De Barro)


Acariño Galaico (De Barro)
Spagna, 1961/1981-82
25 min.
Di José Val del Omar


José Val del Omar muore in un incidente d’auto nel 1982, lasciando in sospeso Acariño galaico oltre a tutta una serie di progetti e materiali girati nel corso degli anni sui tre elementi - l’acqua di Granada, il fuoco della Castiglia, la terra della Galizia - con l’intenzione poi di realizzare un quarto film che fungesse da vertice e vortice di questo Trittico elementare di Spagna. Gli esperimenti filmici di Val del Omar e gli innumerevoli frammenti audio e video (Vibración de Granada, Tríptico elemental de España, Variaciones sobre una granada, le sequenze montate intuitivamente da Eugeni Bonet, suo amico e collega, in Tira al agua tu reloj, tra gli altri) mirano ad ampliare le frontiere della sensazione ottica utilizzando tutta una serie di diverse tecniche sperimentali come la Diafonia, la Picto-Luminica Audio-Tattile, la Laserfonia.



Il cineasta andaluso ostruisce e mette a punto i suoi strumenti di espressione artistica, tra tutti la Truca, un complesso di proiettori cinematografici e di diapositive di diverso formato, filtri e artefatti ottici e meccanici modificabili che permettono la proiezione, alterazione e registrazione di immagini stratificate. Val del Omar ambisce a un cinema espanso, totale: l’oggettività del suono si combina con la stimolazione dell’inconscio attraverso la diafonia; la tactilvision restituisce la dimensione plastica e scultorea delle immagini; le scene strabordano dal campo visivo e invadono lo spazio-limbo tra proiettore, spettatore e schermo in un progetto unico e variegato che, come lo stesso cineasta ci ricorda nei suoi lavori, sin fin.





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